2017-giuria

Le jury 2017










Michele Franco.


Ho partecipato, con grande piacere, a La Coupe Lumière organizzata da Clic Triel negli ultimi tre anni.


Questa edizione 2017 ha per me un carattere speciale; nominato giudice un po' a sorpresa, sono onorato di partecipare alla scoperta e poi alla selezione di questi cortometraggi della settima arte.


La settima arte sposa in Triel quella della fotografia, per offrirci in modo originalissimo piccoli gioielli di messa in scena.


Non pratico l'arte della proiezione di diapositive ma il mio gusto, la mia lunga abitudine al cinema saranno le mie guide per non deludervi nelle selezioni che sosterrò con gioia con i miei colleghi giudici affinché La Coupe Lumière sia fedele a la sua reputazione. !












Bernardo Scarpa.


Da quando la Pubblica Istruzione mi ha autorizzato ad esercitare il mio diritto alla pensione, la fotografia ha occupato un posto di rilievo nella mia vita e rimane, insieme alla pittura, una delle mie passioni preferite. Traggo la maggior parte dei miei soggetti dal mio ambiente immediato, dal Cotentin che mi ha adottato per diversi decenni e che mi offre paesaggi dove il cielo, il mare e le grandi distese di bocage giocano con la luce come nessun altro... saper uscire dalla mia regione, anche varcare i confini per cercare nuovi punti di vista e nuove atmosfere in altri luoghi.

     Dalla fotografia alla presentazione c'è solo un passo, che ho fatto senza esitazione. La presentazione è diventata per me un'estensione naturale del lavoro fotografico, un'opportunità per mettere in scena le mie immagini e dare loro un'altra dimensione grazie a musica e testo appropriati.

Quest'anno, entrando a far parte della giuria dell'edizione 2017 della Coupe Lumière, sto vivendo una nuova esperienza. Sono sicuro che mi porterà molto, da un lato scoprendo altre competenze, altre espressioni creative, e dall'altro condividendo le mie modeste competenze nel campo degli slideshow. Ringrazio gli organizzatori per aver riposto in me la loro fiducia.

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Claudio Hébert.


Dopo una vita da fotoamatore ben contrastata dagli impegni professionali, sono tornato alla fotografia, come molti di noi, con il pensionamento.


L'avvento del digitale mi ha permesso di scoprire il montaggio audiovisivo, portando alla fotografia tradizionale ulteriore movimento e soprattutto maggiori possibilità di raccontare storie.


Per apprendere queste nuove tecniche, da dieci anni io e mia moglie - "lavoriamo" in duo - assistiamo e poi partecipiamo a numerosi galà e festival con la gioia di vedere le nostre creazioni proiettate sul grande schermo che, nel nostro occhi, è la migliore ricompensa per il tempo dedicato alla cura delle immagini e della colonna sonora. Abbiamo anche avuto il piacere di ricevere di volta in volta un segno di riconoscimento da parte degli spettatori o delle giurie.


Oggi sono molto felice di essere chiamato a partecipare attivamente a questa Coupe Lumière 2017. In qualità di giurato, sarò particolarmente attento alla qualità tecnica degli assemblaggi proposti. A mio parere, l'ultima delle cose è che gli autori che competono per un premio, si prendono il tempo di offrire i loro montaggi privi di qualsiasi problema tecnico, incluso "ortaugraft fotes".


Poi l'originalità del soggetto, la sceneggiatura, l'angolo di ripresa, l'eventuale uso oculato del video e la creatività faranno la differenza tra le realizzazioni proposte.


Non facendo parte di nessun club o di nessuna cappella, mantengo una totale libertà di giudizio naturalmente influenzata dalle mie preferenze personali che vanno piuttosto verso le storie raccontate, se possibile, con un po' di umorismo, su testi, foto, video e colonne sonore evitando prestiti da altri autori il più possibile.


So per esperienza che qualsiasi classifica è criticabile, ma posso promettere agli autori concorrenti che le mie opinioni si saranno formate in uno spirito di equilibrio e imparzialità. Claudio Hébert


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